Eccomi di nuovo tra voi, dopo un pò di ferie riprendo in mano le redini della mia quotidianità ...
Ero indecisa sull'argomento da trattare oggi ed ho ripensato ad uno dei temi che maggiormente mi trovo ad affrontare con i miei pazienti e non solo, anche nella mia vita e cioè il senso di colpa.
Come lo osserviamo è secondo me il punto focale. Può essere una guida, può essere una zattera, può essere una ferita, può essere una punizione o anche un auto-lesione. Quello che ribadisco sempre per ogni emozione o sensazione che proviamo è cosa dice a noi di noi stessi. Capire l'origine di questo sentimento spesso è molto doloroso però ci consente di accoglierlo e assorbirlo e autorizzarci a fare delle scelte per noi stessi, a capire qual'è la nostra visione del mondo. Frequentemente siamo molto severi con noi e con gli altri, spesso cresciamo in una società che ci inculca dalla nascita i concetti di bene e male di giusto e sbagliato. Questo ovviamente fa parte della nostra visione morale della vita, tuttavia può essere limitante per noi stessi perché non ci concede la possibilità della fallibilità, dell'errore. Concedersi di sbagliare, di essere contraddittori, di alleggerirci e ascoltarci in modo consapevole e non per forza giudicante può far si che anche quello che ci fa soffrire possa insegnarci qualcosa di noi. Fosse anche solo a volerci più bene.
Fa anche si che possiamo vedere gli altri nella loro fallibilitá e che possiamo comprenderli e per qualche secondo mettere da parte il giudizio. Sentirsi in colpa significa che siamo empatici, che siamo autocritici e che abbiamo una buona capacità di metterci in discussione. Se il senso di colpa però pervade ogni aspetto della nostra vita o ci fa soffrire in un modo che non ci fa vivere serenamente allora dobbiamo fermarci e stare insieme a lui, capirlo , comprenderlo e vedere dove ci porta. Autorizziamoci a sentirci in colpa, ma anche a non sentirci così. Autorizziamoci a sbagliare e ad andare avanti, a conoscerci ed a volerci bene.
Buon rientro ❤️
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