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Immagine del redattoreGiulia Masia

Relazioni... Tossiche?

RELAZIONI... TOSSICHE?

È da giorni che penso e ripenso a come buttar giù i miei pensieri a riguardo senza ripetermi e cercando di avere un occhio globale da buona sistemica...

L'incontro con l'altro inizia dalla nascita, anzi da prima, da quando si è ancora nel ventre materno. Inizialmente il modo di rapportarsi dei bambini è abbastanza semplice, anche se mai banale. Mano mano che si cresce si inizia ad avere rapporti sempre più complessi che ci mettono in relazione con le emozioni e le loro varie sfaccettature. Le emozioni che ci segnano maggiormente e che comprendono una grande attivazione in genere sono relative alla sfera della paura e della rabbia. Come dice il buon Bion i nostri caregiver ci insegnano a masticare queste emozioni ed esperienze facendoci da punto di riferimento (ndr. Rêverie Materna) e trasmettendoci così anche il loro trascorso emotivo, come i loro genitori a loro volta e così via. Non esiste un modo unico o tantomeno giusto di gestire questo processo e mi azzardo a dire che va benissimo che sia così.

Molto spesso sento parlare di persone che soffrono all'interno di una relazione, che sia amorosa, amicale o familiare. Mi vorrei soffermare sulla prima categoria. L'amore. Vinicio Capossela cantava "Che coss'è l'amor?". Tolta la chimica, direi che dipende. Occorre farsi delle domande. Cosa è per me l'amore? Già partendo da questa domanda e dandoci un paio di risposte riusciamo a capire almeno cosa NON vogliamo per noi stessi. L'amore è un atto in parte di egoismo, per riuscire ad amare e donarsi ci si dovrebbe amare e concedersi a noi stessi. Molto spesso ci si trova davanti persone che scaricano sull'altro tutta la loro emotività a tanti livelli, non sempre diretti, come un camion che scarica una valanga di sabbia. A questo punto in genere si sente un profondo senso di inadeguatezza, la sensazione di dover salvare l'altro dal suo terribile destino, di poter essere la persona che gli/le cambierà la vita, che tirerà fuori il meglio, che lo/la cambierà, il livello di tensione sale, sentiamo di aver bisogno di quella persona, che sia la nostra missione, ci autoproclamano speciali per lui/lei...

STOOOOOP!! FERMI!! ALLARME ROSSO!!


Breaking News: le persone non si possono cambiare, a meno che non siano loro a volerlo e in ogni caso sarebbe un processo del tutto indipendente da noi. E questo vale per le relazioni di ogni tipo.


Lo so, è dura ma è così, facciamocene tutti insieme una ragione.

Ora prendiamo un bel respiro e cambiamo il nostro locus of control da esterno a interno. Prendiamo un bel fiammiferino e iniziamo a farci luce dentro di noi e capire cosa ci spinge a saltarci completamente a piè pari e riempire e farci riempire da un "altro da me", senza passare per il pensiero consapevole. Cosa ci spinge a non bastarci, ad accettare compromessi che ci stanno stretti, situazioni che ci fanno soffrire, a che vantaggio ne abbiamo (perché in un modo o in un altro c'è sempre un vantaggio) e che prezzo paghiamo...

FFFATTO?

Beh allora non mi resta che augurarvi buona esplorazione e buona settimana♥️


P.S. prossimamente arriva anche l'altra parte, quella di chi sta sul versante opposto, che è tutt'altro che facile.

Vi abbraccio 🥰



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