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Immagine del redattoreGiulia Masia

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Ripetete tutt@ insieme con me, chi è contro la violenza sulle donne non odia il genere maschile. Il fatto che accadano tanti tipi di violenza non vuol dire che uno sia più o meno grave o giustificabile dell'altro. Sminuire un tipo di violenza perché ne esistono altre non ne risolve nè previene nemmeno una. Parlare di una tipologia di violenza non vuol dire escludere le altre. Ognuno parli della violenza che ritiene. Io oggi parlo di questa dato che esiste una giornata per farlo. Ora che ho fatto questo preambolo che risponde a tutt@ quell@ che si lamentano ecc ecc, vorrei che magari ci soffermassimo a pensare ai termini " oggettivazione, sessualizzazione e mercificazione del corpo femminile". Una donna che decide di lavorare col proprio corpo non sta dicendo "stuprami" o "voglio avere un rapporto con te", come non lo dice chi mette le proprie foto sui social o chi si mette una minigonna o chi vive la sua sessualità liberamente. Lo dico agli uomini e alle donne in egual misura. In ogni caso le scelte di chiunque devono essere rispettate. Ognuno può farsi le proprie idee ed esistono simpatie e antipatie, modi di vivere e pensare differenti, ma niente e ripeto NIENTE DI TUTTO QUESTO GIUSTIFICA UNA VIOLENZA FISICA, VERBALE, PSICOLOGICA CHE SIA. Ragazze, smettiamo di darci della troia una con l'altra. Ragazzi, smettiamola di fare differenze tra quello che può fare o non fare un uomo o una donna. La violenza è violenza e punto. Esiste. Quando nelle chat di calcetto o gruppi di amici e simili, circolano immagini di donne mezze nude, in cui spesso si vedono solo culo e tette e nemmeno il viso, in cui si fanno battute su quanto sia o meno troia, porca, su quanto vi seghereste, su quanto poco dareste valore a questa persona riflettete. Quando nelle chat delle ragazze circolano foto di altre ragazze, demolite per le loro scelte di vita, chiamate zoccole perché macchiate solo della colpa di essere "vagina munite" e potenziali pericoli per la propria autostima precaria, e l'insicurezza che ci si porta dentro riflettiamo.

Quando controlliamo i cellulari dei nostri partner, uomo o donna che siano, quando sindachiamo su come si vestono, quando giudichiamo senza conoscere, quando obblighiamo fisicamente o psicologicamente qualcuno a fare qualcosa che non vuole fare, quando sminuiamo, quando utilizziamo il nostro potere all'interno della relazione per controllare il partner, QUESTA È VIOLENZA.

E se siamo noi le vittime, chiediamoci quale vantaggio abbiamo a rimanere in questa situazione, e non rispondete "nessuno" perché non è vero. Il dolore e la sofferenza, la paura e l'insicurezza sono lí che ci guardano da dentro di noi e si domandano quale prezzo si sta pagando e perché.

Io sia umanamente che lavorativamente parlando mi metto a disposizione per dare una mano a chiunque volesse. Non esistono sempre vittime o carnefici. L'aiuto non viene mai negato a nessuno.

Un abbraccio ❤️


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